sabato 16 luglio 2011

Dolce amore mio,




Affogherò nel dolore fino a sfiorare la tua anima.
Magari qui, magari più in là..
Quando mi spegnerò, potrò farti mio. 
Potrò ammirare in eterno la tua infinita bellezza,
Trapassarti il cuore ed abbracciarti intensamente, come ho sempre voluto fare.





Ti starò vicina amore mio. Così da ogni male, tu sarai protetto.
E con te, veglierò con cura colei che custodirà le chiavi del tuo cuore.
Giuro che la amerò immensamente, nel modo in cui fai tu.
Ma non voglio causare alcun disturbo, non voglio dare nessun fastidio.
Sarete solo più felici, ve lo prometto.





Sai, ancora quei vecchi dubbi, in alcuni momenti, mi assalgono.

Perché all' improvviso sei scomparsi dalla mia vita? Perché in quel modo?
Non esiste risposta, non ci sarà mai.
Nessuna parola rimasta, nessun perché, nessun vaffanculo.

Mi piace sporcarmi di te.

Mi piace nutrirmi di questo maledetto dolore.
Ingoiarlo, fino alla nausea, per poi ricominciare da capo e rinascere alle prime luci dell'alba.
Nonostante le pene in cui affogo nella speranza di cogliere il tuo sguardo,
riesco ancora a respirare un po' di pace.
In fondo, questo non mi dispiace.
Perché tu tieni vivo un fuoco in me, che nessuno spegnerà mai.
Resterai vivo dentro di me, amore mio
Ed io morirò continuamente di te.
Qualsiasi cosa farai, qualsiasi persona amerai,
resterai sempre un fuoco ardente in me.
Ti aspetto, Dan. Ora e per sempre.

Tu mi hai dimenticata dal mondo dei sogni.


Ma io ancora inganno me stessa. Conservandone gelosamente la chiave.
Credendo in quel sottile legame che ci lega per l' eternità.
Così, io e te, ci sposeremo un giorno e faremo parte l' uno dell'altra.
Bacerò la tua essenza, e tu bacerai la mia.
Faremo l' amore e saremo parte dell' universo insieme.
E così sarà per sempre 

Dan, mi manchi terribilmente

Mi manchi così tanto che, ancora ti sogno la notte.
Mi manchi così tanto da percepire ovunque la tua presenza.
Anche nel vuoto, anche nel nulla.
Così immensamente, da ritrovare ovunque un po' di te.
Di quello che eri, quando ancora mi spegnevi negli occhi.
Così ti sento più vicino.
Illudendomi di poterti respirare, ancora, profondamente.

mercoledì 13 luglio 2011

Ehi Dan, ti ho rivisto sai?

Pochi giorni fa, in una calda notte di Luglio, dopo mezzanotte.
L' autista non frenò alla mia fermata, quell' autobus vagava con velocità costante. Ed io, distratta come sono, scesi alla fermata seguente. Dal finestrino del bus, incontrai il tuo sguardo perduto nel vuoto. Come avrei voluto farne parte.
Scesi atterrita. Cercando di mantene un' aria impassibile, mentre non arrivava più fiato nei polmoni.
Tu venivi dalla parte opposta, ti avvicinavi sempre più. Mentre io non camminavo, mi trascinavo con forza trasparente, forse troppo. Eravamo l' uno accanto all'altra, in quel millesimo di secondo. Nessun fiato, nessun rumore, nessuna parola. Solo quel dannato silezio, che ogni volta mi lacera dentro. La mia vista si annebbiò, come ogni singolo ricordo che andava svanendo. C'eri solo tu, ed io ti detestavo profondamente. 

Per quanto abbia desiderato sprofondare i miei occhi nei tuoi, non ebbi la forza di nutrirmi del tuo sguardo.
Così una volta lontana da te, continuai a camminare per la mia strada, come se nulla fosse accaduto. Tra poche lacrime e il fumo delle solite Lucky Strike.